Quanto migliora la struttura sanitaria con il carrello informatizzato?

IN BREVE:

Nel settore sanitario, l’evoluzione tecnologica gioca un ruolo fondamentale e rappresenta un aspetto rilevante e non trascurabile. A essere coinvolti sono anche quegli ambienti che sono ancora legati a un lavoro di tipo più tradizionale: parliamo delle corsie d’ospedale e delle varie sedi disseminate sul territorio nazionale – siano esse convenzionate o meno – in cui i pazienti hanno accesso a diversi servizi sanitari (come ambulatori medici di dialisi o di fisioterapia). Per migliorare la qualità del servizio anche in questi ambiti, infatti, l’innovazione è un valido alleato, in particolare grazie a strumenti come il Carrello Informatizzato e tutte le periferiche a esso associabili. 

Cos’è il Carrello Informatizzato?

Nato grazie al confronto con il personale sanitario, il Carrello Informatizzato è una soluzione tecnologica che mira alla risoluzione di numerose problematiche legate al lavoro degli operatori. Infatti, questo strumento consente una notevole semplificazione nella gestione del paziente, lungo tutto il percorso di prescrizione, preparazione e somministrazione della terapia. Anche la gestione delle informazioni relative al paziente e le integrazioni di diagnostica aggiuntive vengono rese più semplici grazie al Carrello Informatizzato.  

Esistono diversi tipi di carrelli: si va dai modelli base, semplici strutture dotate di ruote per il trasporto di Computer portatili idonei, a unità più elaborate in cui il Computer è già integrato, fino ad arrivare a carrelli informatizzati in grado di gestire ad personam la corretta destinazione del farmaco in base alla relativa prescrizione.

Al fine di rendere l’utilizzo dei carrelli versatile ed efficiente, queste strutture (a batteria) si presentano come estremamente maneggevoli e in grado di essere manovrate agilmente anche in spazi molto ridotti, permettendo di lavorare direttamente all’interno della singola stanza del paziente.

Il carrello informatizzato è dotato di grande mobilità, al fine di assicurare in primis un supporto attivo e costante al personale medico e infermieristico, ma altresì la sicurezza del paziente in ogni fase della cura: dalla prescrizione dei farmaci ed esami di laboratorio, alla preparazione di terapie farmacologiche e di provette, alla somministrazione del farmaco.
Durante ognuna di queste fasi il carrello riesce a identificare automaticamente il paziente e le sue necessità, così come il prodotto e le sue caratteristiche: riesce in maniera sistematica e con tempestività a rilevare eventuali incongruenze e rischi per il paziente (interazione tra farmaci, errori di dosaggio, di preparazione, allergie, ecc.) al fine di evitare errori.

Altro requisito fondamentale riguarda il mantenimento di un ottimale livello di igienizzazione: i carrelli sono completamente igienizzabili con i comuni prodotti utilizzati in ambito sanitario, poiché ogni parte del carrello è raggiungibile e può essere sanificata (dalla struttura al Computer in essa integrato). Anche la tastiera, per esempio, è dotata di protezione ermetica per evitare l’ingresso di polvere e liquidi. 

Gli schermi in dotazione sono dotati di touch screen utilizzabili anche con i guanti. La batteria consente un utilizzo continuativo per otto ore e l’indicatore di carica, così come il caricabatteria, sono integrati nel carrello.

La funzionalità del carrello informatizzato può essere ampliata grazie a palmari medicalistampanti (specie nel caso di stampanti per etichette di provette o campioni), lettori di codici a barre o dispositivi elettromedicali che possono essere disposti sul carrello.

Il carrello, infine, memorizza le quantità e le modalità con cui ogni singolo prodotto è stato consumato e passa i relativi dati al sistema di gestione della logistica ospedaliera.

Esempio di palmare medicale, connesso all'infrastruttura, e con lettore codice a barre sul retro

Che vantaggi apporta al lavoro?

L’utilizzo di carrelli informatizzati consente un notevole incremento dell’efficienza lavorativa, per diverse ragioni. Innanzitutto, priorità è la ricerca della totale minimizzazione dell’errore: il carrello informatizzato svolge in questo senso un ruolo importante, dal riconoscimento certo del paziente, alla gestione della terapia farmacologica nelle fasi di prescrizione, di preparazione della terapia e di supporto al personale che si occupa della somministrazione.

Si va dalla quasi totale eliminazione della cartella clinica cartacea, oggettivo ingombro e talvolta strumento di consultazione non immediato, alla significativa riduzione della possibilità di errore nella destinazione della terapia, a partire dal riconoscimento sicuro del paziente possibile grazie a un braccialetto provvisto di bar-code.

Altro evidente vantaggio consiste nella tracciabilità di ogni operazione effettuata (come possono essere la richiesta di uno specifico esame diagnostico, la presa in carico di materiali da consegnare al laboratorio analisi, la somministrazione della terapia, ecc.) e nel fatto di poter identificare ogni operatore. Inoltre, tutte le modifiche alla cartella clinica – siano questi aggiustamenti di terapia, richiesta di indagini diagnostiche o altro – sono immediatamente condivisibili con gli operatori, in tempo reale e in qualsiasi parte della struttura.

software progettati per questi dispositivi offrono una vasta gamma di personalizzazioni, riuscendo a rispondere efficacemente alle richieste di ogni struttura in base a specifiche esigenze; possono quindi essere gestiti sulle singole realtà e implementati anche in un secondo momento. Tutti i software di questo tipo sono studiati per rispettare al massimo le normative vigenti in materia di privacy e di trattamento dei dati personali.

In ultima istanza, oltre a consentire una consultazione chiara e immediata della cartella clinica, una banca dati molto accurata fornisce informazioni sui farmaci e sulle interazioni farmacologiche tra questi, le quali si interfacciano con l’eventuale terapia già messa in atto e permettono al medico di avere chiaro il quadro della situazione e di poter monitorare efficacemente e in maniera mirata effetti minori di interazione.

Alcuni dei modelli di punta del nostro partner INTERCOMP

L’esperienza di alcune strutture sanitarie

In alcune strutture medico-sanitarie, l’utilizzo del carrello informatizzato è ormai pratica consolidata. È il caso dell’ospedale San Raffaele di Milano, all’interno del quale è stato sperimentato il progetto DRIVE (DRug In Virtual Enterprise). Scopo di tale progetto era la riduzione del livello di rischio di errore e il miglioramento dell’efficienza della catena logistica. Strumenti per raggiungere questo risultato, insieme al carrello, sono il braccialetto e l’etichetta informatizzata.

Il braccialetto informatizzato, indossato dal paziente, riporta in forma digitale tramite un codice bidimensionale i dati necessari ad assicurare un’identificazione sicura e completa del paziente. Tali dati comprendono anche informazioni critiche come la presenza di particolari patologie o di allergie a farmaci e/o alimenti.

L’etichetta informatizzata, invece, viene posta sulla confezione del farmaco e riporta i dati necessari per identificare il medicinale, senza rischi né errori.

Ogni singolo punto di accesso a DRIVE, alle sue funzioni e a tutti i dati sensibili in esso contenuti, protegge e garantisce la privacy del paziente: il sistema richiede infatti all’operatore sanitario di autenticarsi con una smart card, fornisce solo i dati rilevanti per l’attività prevista permettendo anche ulteriori approfondimenti, di cui però mantiene la memoria.

Il progetto europeo DRIVE ha ottenuto diversi risultati, come:

  • la riduzione del livello di rischio di errore grazie all’introduzione del carrello informatizzato. A dimostrazione, basta citare una delle attività più critiche per la sicurezza del paziente, ossia la preparazione dei farmaci per la somministrazione via parentale: in questo caso, gli studi preliminari effettuati indicano una diminuzione del livello di rischio grazie al carrello informatizzato del 71%. Per ciò che riguarda il rischio di identificazione erronea del paziente la diminuzione del livello di rischio viene ridotta praticamente del 100%;
  • il miglioramento dell’efficienza della catena logistica del farmaco e la riduzione dei costi operativi (sia diretti che indiretti). Per esempio, le stime preliminari sui risparmi operativi ottenibili nella logistica ospedaliera sono superiori al 30%, all’interno di una realtà già fortemente organizzata e informatizzata come l’ospedale San Raffaele;
  • la disponibilità ad accettare l’innovazione introdotta dal carrello informatizzato e dal braccialetto informatizzato da parte di operatori e pazienti. Il 91,3% dei pazienti accetta positivamente l’uso del braccialetto perché rispetta la dignità della persona, non lede la privacy dell’individuo e non ostacola le normali attività quotidiane.

Questa soluzione innovativa è stata adottata anche da altre strutture, come la ASL TO 2 nella RSA Valgioie, la prima residenza per anziani di Torino, dotata di 44 posti letto per anziani non autosufficienti. È già da qualche anno, infatti, che questa realtà utilizza il carrello per la somministrazione dei farmaci.

A un anno dalla sperimentazione del sistema “Terapia Assistita™” i risultati ottenuti ne dichiarano il successo: eliminazione di tutti i fattori di rischio, riduzione del consumo dei farmaci e recupero del tempo infermieristico mensile dedicato all’attività per i farmaci.

Il carrello informatizzato guida l’infermiere nel caricamento dei farmaci necessari per le somministrazioni, riconosce automaticamente la stanza in cui si trova e altrettanto automaticamente riconosce l’apertura di un cassetto, continuando a guidare l’infermiere nel reperire il farmaco giusto, segnalando anche l’eventuale apertura di un cassetto sbagliato.

“Le prescrizioni vengono effettuate dai medici attraverso un tablet touch screen, selezionando i farmaci a partire dal prontuario aziendale e usufruendo di un sistema di allerta che segnala tempestivamente le eventuali allergie dei pazienti ed effettua controlli di coerenza sull’interazione tra i farmaci prescritti. Nel momento stesso in cui sceglie il farmaco, il medico viene anche informato sulla quantità disponibile in magazzino – spiega il Direttore del Dipartimento Salute Anziani ASL TO 2, Dott. Sergio Cabodi – le terapie prescritte vengono visualizzate dagli infermieri che recepiscono in tempo reale ogni indicazione medica”.

Il sistema è anche capace di calcolare il fabbisogno di farmaci, così da far fronte alle somministrazioni; inoltre, guida l’operatore nell’allestimento del carrello, garantendo la tracciabilità completa del processo.

“Quando gli infermieri allestiscono i carrelli terapia, abbinano direttamente i farmaci ai singoli pazienti, collocandoli nello specifico cassetto – prosegue il Dott. Cabodi – e all’atto della somministrazione l’infermiere può identificare il paziente tramite braccialetto a radio frequenza e il sistema comunica anche quali sono i cassetti dai quali prelevare la terapia, segnalando l’eventuale apertura di cassetti errati e permettendo la somministrazione solo dopo aver identificato in modo informatizzato il farmaco prelevato.”

“In una logica di maggiore efficienza molte RSA, oltre a ospitare lungodegenti, offrono ricoveri per post-acuzie, con terapie che sono più simili per complessità al contesto ospedaliero che non a quello delle Residenze Sanitarie Assistenziali – precisa il Direttore Generale ASL TO 2, Dott. Maurizio Dall’Acqua – e ciò introduce fattori che potenzialmente aumentano il rischio clinico, legato a eventuali carenze informative, a note scritte a mano o incomplete, al classico errore umano. Con questo sistema totalmente informatizzato, per questa particolare tipologia di pazienti e in questo ambito assistenziale, questi rischi vengono azzerati e l’automatizzazione dei controlli consente la perfetta applicazione della ‘regola delle 6G’: giusto paziente-giusto farmaco-giusta dose-giusta via-giusto tempo-giusta registrazione. Per questi benefici introdotti, il progetto ha recentemente ricevuto la menzione relativa al Premio Innovazione ICT in Sanità 2013, per la Categoria “Clinical Governace e supporto decisionale.”

“A fronte di un investimento iniziale di € 108.000 e un futuro costo annuale di gestione di € 6.000 per due carrelli, la ASL TO 2 ha ridotto del 17% la spesa farmaceutica, con la tracciabilità di tutti i consumi e la riduzione all’essenziale delle scorte e degli ordini; ha risparmiato il 27% del tempo dedicato prima dagli infermieri all’attività per i farmaci, attraverso la semplificazione dei processi e l’eliminazione di attività inutili e dispersive come trascrizioni, inventari di magazzino e compilazioni degli ordini e ha azzerato il rischio clinico, con un risparmio complessivo stimato in € 47.000 circa l’anno – conclude il Direttore Amministrativo ASL TO 2, Dott. Angelo Pescarmona – e i carrelli sono inoltre adattabili e riutilizzabili in futuro per altre strutture analoghe della ASL TO 2.”

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Elisabetta Vincenzi

Elisabetta Vincenzi

Elisabetta è "La mediatrice". Politico nato, è quella delle mail educate ma taglienti, che con abile arte oratoria risolve situazioni scomode. E' il punto di riferimento per i clienti e... meglio non farla arrabbiare.